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22 Novembre 2024Programma 2121 è stato presentato dalla dr. Nadia Boschi Head of Sustainability Italy and Continental Europe, Lendlease il 16 aprile a Villa Lubin in occasione della giornata di lavoro intitolata 'Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema in carcere e fuori dal carcere', organizzata dal CNEL insieme al Ministero della Giustizia.
Il convegno si è posto come obiettivo prioritario la valorizzazione delle esperienze, competenze e modelli di intervento esistenti per immetterli in un processo di governance multilivello. Programma 2121 è stato individuato in esito ad una ricognizione che ha riguardato le diverse realtà economiche, sociali, imprenditoriali e del terzo settore. Quale modello collaudato rilevante per la creazione di efficaci canali di incontro tra domanda e offerta di lavoro e agevolazione del lavoro extra moenia per supportare l’occupabilità dei detenuti è stato inserito nel gruppo di lavoro denominato “Servizi per il lavoro a 360 gradi”.
La giornata di lavoro è stata ricca di interventi utili a comprendere la complessità del sistema carcerario italiano e del reinserimento che se attuato può generare un triplice beneficio per i detenuti, la società e le imprese. Si stima che la recidiva possa calare fino al 2% per i detenuti che hanno avuto la possibilità di un inserimento professionale, contro un tasso di recidiva che oggi in Italia arriva al 60%. La mancata offerta di opportunità lavorative per i detenuti priva lo Stato di un ritorno sul Prodotto Interno Lordo (PIL) fino a 480 milioni di euro.
L’evento si è chiuso con la plenaria finale nella quale sono stati riconosciuti il lavoro e la formazione dei detenuti come elementi cardine per raggiungere l’obiettivo di riduzione della recidiva e il sistema retico come l'unico in grado di affrontare la complessità del mondo carcerario. L’impegno da parte delle istituzioni è ora quello di conferire sistematicità alle buone pratiche già presenti.